Un consumo eccessivo di carne rossa può causare danni alla salute e in alcuni casi anche insufficienza renale. Nella nostra cultura culinaria questo può rappresentare un problema perché i piatti a base di carne rossa si ritrovano nella tradizione gastronomica di molte regioni italiane. Ricca di proteine e di ferro, nel 2023 è stato stimato che il suo consumo individuale in Italia è di circa 33 kg l’anno. Ma lo sapevi che un consumo eccessivo può rappresentare un pericolo per la tua salute, tra cui i reni?
In questo articolo troverai una breve spiegazione su questa patologia, il suo legame con la carne rossa e altri aspetti a cui prestare attenzione. Inoltre, ti forniremo una lista di sostitutivi proteici che possono aiutarti, tuttavia è importante sottolineare che per stabilire una dieta corretta ed equilibrata, soprattutto in presenza di patologie specifiche, è consigliato rivolgersi a un medico specialista.
Insufficienza renale: che cos’è, sintomi e cause
I reni hanno il compito di regolare l’equilibrio idrico e salino, produrre ormoni ed eliminare acidi e scorie dal nostro organismo; quando non svolgono correttamente questa funzione si parla di insufficienza renale.
Esistono due tipi di insufficienza renale:
- Acuta: si sviluppa rapidamente ed è potenzialmente letale, se non viene identificata immediatamente. Può essere causata da una riduzione dell’apporto di sangue sufficiente per svolgere le funzioni renali, da un trauma diretto oppure dall’ostruzione dei canali urinari.
I sintomi più comuni sono: una riduzione del volume delle urine, ritenzione idrica, sonnolenza, fiato corto, affaticamento e confusione mentale. - Cronica: si sviluppa lentamente e i suoi sintomi si manifestano in stadio avanzato. Tra le sue cause troviamo: diabete, ipertensione arteriosa, depositi di colesterolo nei vasi renali, ostruzione prolungata del tratto urinario, reflusso vescicouretrale e tossicità da farmaci.
Tra i sintomi possiamo trovare: nausea e vomito, perdita di appetito, affaticamento, ipertensione, fiato corto, ritenzione idrica, difficoltà nel prendere sonno, riduzione nella quantità di urina prodotta, confusione mentale e contrazioni muscolari involontarie.
Elementi benefici e non per i reni: cosa prediligere o limitare
Nefrocenter e NephroCare, leader italiani nell’erogazione di servizi di assistenza renale consigliano alcuni elementi da usare con parsimonia o eliminare per prevenire o rallentare il processo di malfunzionamento dei reni.
Ecco alcuni esempi a cui porre attenzione in caso di malattia ai reni:
- Fosforo: non eliminando la quantità in eccesso, questo elemento si accumula nel sangue ed indebolisce le ossa.
- Sodio: un eccesso di sodio favorisce l’ipertensione. Limita il consumo di sale, di cibi salati, snack e piatti pronti.
- Potassio: il potassio è importante, ma in caso di disfunzioni renali è necessario limitarlo per evitare livelli ematici alti.
- Proteine: i reni contribuiscono a scartare sostanze prodotte dalla lavorazione di proteine, un esempio è l’urea. Una grande quantità di proteine causa un sovraccarico di lavoro.
Al contrario, sono molti i cibi benefici per i reni come aglio, cipolla, ananas, mirtilli e cavolfiore.
I rischi della carne rossa
Da numerosi studi effettuati da ricercatori provenienti da tutto il mondo, è emerso che la carne rossa è fortemente correlata al rischio di sviluppo di insufficienza renale. Ciò è dovuto alla forte presenza di:
- Purine, che producono acido urico, associate ad un alto rischio di problemi cardiovascolari;
- Ferro eme, un tipo di ferro che può indurre stress ossidativo a livello renale;
- Composti N-nitrosi, che si formano durante la cottura ad alta temperatura della carne e possono aumentare il rischio di tumori renali.
Inoltre la carne rossa possiede alti livelli di grassi saturi, colesterolo, ferro e sale e un consumo abbondante di questo prodotto aumenta il rischio di contrarre malattie, tra cui il cancro al colon – retto. Bisogna inoltre porre attenzione ai metodi di lavorazione e di cottura, in quanto modificano le molecole presenti o ne generano di nuove.
Con cosa sostituire la carne rossa
D’altro canto, però, la carne rossa contiene vitamina B12, ferro e zinco, elementi preziosi per l’organismo. Per questo motivo, anche l’Harvard School of Medicine raccomanda due porzioni a settimana sotto i 110 grammi di questo alimento, mentre il World Cancer Research Fund e lo IARC ne raccomandano non più di tre porzioni a settimana. Ma possiamo farne a meno e integrare vitamina ferro e zinco con altri alimenti?
A seguito di un esperimento effettuato su più di 63mila persone tra i 45 ed i 74 anni, un gruppo di ricercatori della School of Public Health di Singapore ha dichiarato: “L’assunzione di pollame, pesce, uova o latticini non si associava al rischio di insufficienza renale. Nell’analisi di sostituzione, la sostituzione di una porzione di carne rossa con altre fonti alimentari di proteine ha associato una riduzione massima del rischio relativo del 62,4%”.
Ecco quindi che seguire una dieta vegana, che non prevede l’assunzione di carne, non solo è possibile ma porta beneficio all’organismo. È sufficiente scegliere ingredienti alimenti in grado di compensare vitamine e proteine mancanti. Ecco alcune idee di sostitutivi della carne rossa per tutti i tipi di diete:
Alternative vegetali:
Per quanto riguarda le alternative animali, sono consigliati cibi quali: pesce, pollame e uova.
In conclusione, un consumo eccessivo di carne rossa può rappresentare un pericolo per il benessere dei reni e non solo. Aumenta il rischio di malattie cardiovascolari e tumori come al colon – retto. Per prevenire l’insufficienza renale, è importante prediligere alternative proteiche animali (pesce, pollame e uova) o vegetali, come: verdure, tofu, tempeh e seitan; Ecco perché una dieta vegana fa bene alla salute.
Non dimenticare però che oltre all’alimentazione è fondamentale seguire uno stile di vita sano, una dieta equilibrata e fare attività fisica. Ricorda: prenditi cura di te oggi per vivere bene domani.
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